25 Feb Lo spermiogramma e la sua interpretazione
La qualità degli spermatozoi è direttamente correlata alla fertilità maschile. Essa può essere perciò valutata attraverso lo spermiogramma o esame del liquido seminale. Esso consiste in una valutazione delle caratteristiche fisico-chimiche, della concentrazione degli spermatozoi e della loro motilità e morfologia. Si tratta di un esame di fondamentale importanza che deve essere eseguito con precisione seguendo i rigidi criteri riportati nel manuale WHO 2010.
Il liquido seminale deve essere raccolto in un contenitore sterile dopo una astinenza sessuale che va da un minimo di tre ad un massimo di cinque giorni. L’analisi del liquido seminale deve iniziare non oltre 1 ora dall’eiaculazione. Viene così valutata la fluidificazione, la viscosità ed il suo volume (valori normali tra 1,5 e 6,8 ml).
Entro un’ ora dall’emissione è anche necessario misurare il pH del campione, attraverso degli indicatori di pH, il cui minimo valore soglia è 7,2. Il liquido seminale ha normalmente un pH alcalino, che oscilla tra 7,5 e 8,0, ed è la risultante tra la secrezione basica delle vescichette seminali e la secrezione acida della prostata. Un pH inferiore a 7 è espressione di disfunzione delle vescichette seminali, un pH superiore a 8,0, in presenza di leucociti, indica la presenza di una infezione. La successiva valutazione microscopica valuta la presenza di leucociti e la MOTILITA’ degli spermatozoi. Il grado della motilità progressiva degli spermatozoi è correlato alla percentuale di gravidanza. La classificazione della motilità degli spermatozoi è la seguente:
motilità progressiva (tra 32 e 72 %): lo spermatozoo si muove attivamente, percorrendo una traiettoria rettilinea, indipendentemente dalla velocità
motilità non progressiva: comprende tutte le motilità in cui non c’è progressione nello spazio, ad esempio movimenti circolari oppure piccoli movimenti solo della testa o della coda dello spermatozoo
immobilità: nessun movimento.
La motilità totale (tra 40 e 78 %) è composta dalla somma della motilità progressiva e non progressiva.
La CONCENTRAZIONE degli spermatozoi, rappresenta il numero di spermatozoi in 1 ml di campione seminale (tra 15 e 213 milioni/ml). Essa, moltiplicata per l’intero volume consente di determinare il numero totale di spermatozoi nell’eiaculato (tra 39 e 802 milioni/volume totale). Entrambi i parametri sono correlati alla percentuale di gravidanza e sono predittivi del concepimento.
La MORFOLOGIA degli spermatozoi è un altro parametro importante per la determinazione della fertilità maschile. Affinché uno spermatozoo possa essere considerato normale (potenzialmente fecondante) è necessario che siano normali sul piano morfologico la testa (contenente il DNA e gli enzimi che aiutano la penetrazione nella cellula uovo), il tratto intermedio (contenente i mitocondri che forniscono l’energia per il movimento) e la coda dello spermatozoo (che dirige il movimento). Gli spermatozoi anomali generalmente hanno un più basso potenziale di fecondazione. Secondo il manuale WHO 2010 per definire una morfologia normale il valore minimo di riferimento delle forme tipiche è 4%. Al di sotto di tale percentuale viene data una diagnosi di teratozoospermia che indica la presenza nel campione seminale di una maggiore percentuale di spermatozoi con anomalie rispetto ai valori consentiti.
LEUCOCITI (globuli bianchi). Un livello elevato viene definito leucospermia è può indicare la presenza di un’infezione. I limiti possono variare, ma si può assumere come riferimento di leucospermia un valore superiore a 1 milione di leucociti.
Il limite di riferimento inferiore per il TEST DI VITALITA’ è 58%. La percentuale di spermatozoi vitali dovrebbe essere eseguita su tutti i campioni con una motilità progressiva inferiore al 40%. Questo esame si effettua mettendo gli spermatozoi a contatto con un particolare colorante: si coloreranno solo le cellule morte, con membrana cellulare danneggiata, perché permettono la penetrazione del colorante che normalmente non penetra nelle cellule vitali.
Negli ultimi cinquant’anni la qualità del liquido seminale si è ridotta notevolmente. Quindi lo spermiogramma resta la prima indagine da effettuare nella valutazione della coppia alla ricerca di una gravidanza. Questo consentirà infatti di capire la strada da intraprendere per iniziare un iter diagnostico incentrato più sul partner maschile o più su quello femminile oppure per l’applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA).