Le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA)

Le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA)

La procreazione medicalmente assistita (PMA) si avvale di tecniche di base o I livello, semplici e poco invasive e di tecniche avanzate o di II e III livello, complesse e più invasive.

TECNICHE DI PRIMO LIVELLO

Inseminazione artificiale

Per inseminazione artificiale la maggior parte delle volte si intende la inseminazione intrauterina, cioè una tecnica di procreazione medicalmente assistita nella quale vi è l’introduzione del liquido seminale all’interno della cavità uterina (IUI) In questo tipo di inseminazione è necessaria una idonea preparazione del liquido seminale.

Quando viene consigliata? Può essere consigliata in tutti i casi di incompatibilità fra muco cervicale e liquido seminale perché permette di superare il tratto cervicale e di immettere gli spermatozoi direttamente in utero. Può essere consigliata:

– in tutti i casi di sterilità inspiegata;

– nei casi di infertilità maschile di grado lieve moderato;

– nei casi di ripetuti insuccessi di induzione della gravidanza con stimolazione dell’ovulazione e rapporti mirati (rapporti che si hanno durante i giorni della probabile ovulazione; es. in un ciclo regolare che dura 28 giorni i probabili giorni fecondi durante i quali si verifica l’ ovulazione sono dal 12 al 14 giorno considerando come giorno 1 il primo giorno del ciclo mestruale)

– nei casi di patologie sessuali nelle quali sia difficile o impossibile avere un rapporto sessuale completo.

– alle coppie con un problema di infertilità maschile lieve, sterilità inspiegata o endometriosi minima o moderata possono essere offerti fino a sei cicli monitorizzati di inseminazioni intrauterine perchè questo protocollo aumenta le possibilità di ottenere una gravidanza.

TECNICHE DI SECONDO E TERZO  LIVELLO

Fecondazione in Vitro e Trasferimento dell’embrione (FIVET)

È una tecnica di PMA in cui i gameti (ovocita per la donna e spermatozoo per l’uomo) si incontrano all’esterno del corpo della donna e dopo la fecondazione e la produzione di uno o più embrioni questi vengono trasferiti nell’utero

Quando viene consigliata? Questa tecnica viene consigliata nei casi di:

– fattore tubo-peritoneale: patologia tubarica acquisita o congenita (precedente gravidanza ectopica, precedenti aborti tubarici, anamnesi positiva per flogosi pelvica, interventi chirurgici sulla pelvi);

– infertilità maschile di grado moderato: quando il trattamento medico chirurgico o inseminazioni intrauterine non hanno dato risultati o sono stati giudicati non appropriati;

– endometriosi di III o IV grado;

– endometriosi se la chirurgia o le inseminazioni intrauterine non hanno dato risultati o sono state giudicate non appropriate;

– infertilità inspiegata se il trattamento precedente (es: cicli di inseminazione) non ha dato risultati o è stato giudicato non appropriato;

– seme crioconservato in relazione alla qualità seminale successiva allo scongelamento;

– fallimento dell’iter terapeutico di tecniche di I livello.

Microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI)

Questa metodica si utilizza insieme alla FIVET, ed anche in questo caso l’incontro dei gameti avviene all’esterno del corpo della donna. Consiste in una diversa modalità di fecondazione dell’oocita che avviene con l’iniezione di un singolo spermatozoo all’interno del citoplasma per poi, dopo l’avvenuta fecondazione, procedere al trasferimento degli embrioni nell’utero.

Quando viene consigliata?

Questa tecnica viene consigliata nei casi di:

– infertilità maschile di grado severo;

– azoospermia ostruttiva e secretiva (spermatozoi testicolari o epididimari);

– mancata o ridotta fertilizzazione in precedenti cicli di fertilizzazione in vitro (FIV);

– ovociti scongelati;

– ridotto numero di ovociti;

– seme crioconservato in relazione alla qualità seminale successiva allo scongelamento.

Trasferimento intratubarico di gameti (GIFT). È una metodica ormai di raro utilizzo. Prevede il prelievo degli oociti per via transvaginale ecoguidata o per via laparoscopica e il trasferimento intratubarico dei gameti maschili e femminili per via laparoscopica o transvaginale (ecoguidata o isteroscopica). La tecnica è stata utilizzata per le stesse indicazioni previste per le tecniche di I livello (e richiede la normalità morfo-funzionale di almeno una tuba). Viene consigliata alle coppie che esprimono il desiderio di evitare una fecondazione extracorporea.

Trasferimento intratubarico di zigoti od embrioni (ZIFT TET). È una metodica ormai quasi inutilizzata. Prevede il prelievo degli ovociti per via transvaginale ecoguidata; la fecondazione in vitro degli oociti; il trasferimento intratubarico degli zigoti o degli embrioni per via laparoscopica o transvaginale (ecoguidata o isteroscopica).

Giuseppe Nicodemo
giunico@hotmail.com